Ricorso gerarchico

Quando un atto amministrativo è viziato rispetto alla propria legittimità o al merito della decisione assunta, ogni cittadino può presentare un ricorso gerarchico presso l’autorità direttamente superiore a quella che ha emanato il provvedimento contestato. Lo Studio Legale Di Dio offre la propria esperienza per assistere la propria clientela in questo tipo di ricorsi che, abitualmente, si distinguono in due tipologie: il ricorso gerarchico proprio e il ricorso gerarchico improprio.

Ricorso gerarchico proprio

Il ricorso gerarchico proprio si ha quando l’autorità che ha emesso l’atto amministrativo contestato è soggetta gerarchicamente ad un’altra, a cui si può ricorrere. Ad esempio, la scala gerarchica impone per un atto firmato dal questore la presentazione del ricorso gerarchico al prefetto, a sua volta per ricorrere all’atto del prefetto bisogna presentare la richiesta al ministro dell’interno.

Ricorso gerarchico improprio

Per quanto riguarda gli organi collegiali della Pubblica Amministrazione, essi, come è noto, non sono soggetti gerarchicamente ad alcuna autorità, ma è possibile comunque fare ricorso contro gli atti da essi emanati, sempre quando si ravvisino vizi di legittimità o nel merito della decisione assunta, rivolgendosi a un’autorità superiore. In questi casi si parla abitualmente di ricorso gerarchico improprio.






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